ABSTRACT
“ La protesi totale e la funzione masticatoria
in base alle asimmetrie individuali osteopatiche “
di Giorgio Borin
E’ universalmente riconosciuto che il cranio umano non è simmetrico e che queste asimmetrie si riflettono all’interno del cavo orale condizionando la forma delle arcate dentarie e conseguentemente della funzione masticatoria.
Essa infatti verrà condizionata dallo sviluppo di Sfenoide ed Occipite, in particolare l’Occipite, influendo sull’orientamento delle ossa Temporali dove sono alloggiate le fosse glenoidi, condizionerà la funzione mandibolare.
Queste asimmetrie si riflettono e ripercuotono anche sull’intera postura corporea per effetto dell’appoggio dei condili occipitali sulla prima vertebra (C1) del tratto cervicale della colonna e attraverso la lingua, posizionata spazialmente e condizionata e nella sua funzione dall’orientamento spaziale dell’osso Ioide, che ricordiamo è vincolato nel suo corpo dai muscoli sovra e sottoioidei e ha l’inserzione delle grandi corna nel muscolo Costrittore medio del faringe a sua volta inglobato nella fascia Faringo-occipitale ancorata al clivus occipitale.
Tutto questo finirà inevitabilmente per condizionare la globale postura corporea dell’individuo, o a sua volta subire influenze che arrivano dal basso creando così un circolo di adattamenti che non possono essere ignorati.
In funzione di queste considerazioni si intende sottolineare l’esigenza di ricostruire le arcate dentarie, in particolar modo nella protesi totale ma anche nella protesi fissa, nel rispetto di questo equilibrio dinamico, funzionale e volumetrico, nonché delle asimmetrie strutturali proprie del sistema.
In particolare l’equilibrio volumetrico all’interno e all’esterno delle arcate, se non coerente, condizionando lo spazio a disposizione della lingua e la sua dinamica, potrà divenire fattore determinante sulla stabilità o meno delle protesi.
Non si comprende inoltre perché gli stessi concetti non debbano essere rispettati in caso di riabilitazioni totali supportate da impianti tipo Toronto o simili.
1° caso: Rotazione in Latero-flessione SX – Side bending SX
2° caso: Strain verticale Sfenoide basso
La metodologia dei M.A.F.O.
Modelli Analitici della Funzione Occlusale
I M.A.F.O.® , Modelli Analitici della Funzione Occlusale, sono dei “modelli di studio”costruiti con il sistema S.O.M. 2® (Sistema Ortogonale Multifunzione), che permettono di evidenziare posizionamento ed adattamenti presenti tra cranio e mandibola.
Una metodologia frutto di 35 anni di studi ed esperienza sul campo.
Bisogna avere il coraggio di vedere le cose in modo diverso,
consci che prima degli occhi, è la mente che vede
e per questo riuscirà a motivare quello che all’inizio sembrava incredibile.
Solo cambiando il paradigma potremo cogliere l’unicità dei particolari
e troveremo la convinzione per attuare soluzioni nuove.
Non sarà facendo sempre le stesse cose
che potremo ottenere risultati diversi, unici e individualizzati.
Questa non è estetica,
ma lo diverrà per integrazione anatomica e funzionale.
(Giorgio Borin)